Oggi una velocissima ricetta a base di semi di girasole per un condimento gustoso e sfizioso che potrete utilizzare per insaporire verdure, cereali, legumi!
Ma prima di metterci il grembiule e tostare i semi, vorrei raccontarvi la leggenda che narra della nascita dei fiori di girasoli.
Una leggenda che venne alla luce grazie ai versi che scrisse Ovidio nel suo grande poema mitologico “Le Metamorfosi” che, dal lontano 8 d.C., custodisce la storia del tragico amore di una giovane ninfa e della sua trasformazione in un fiore.
E’ proprio difficile credere che i lunghi e gioiosi petali gialli di un girasole possano nascondere un dolore tanto intenso quanto quello di un amore non corrisposto: il dolore di Clizia per Apollo.
Clizia, la ninfa dai lunghi capelli biondi, doveva infatti amare davvero tanto il suo Dio Apollo quando scoprì le attenzioni che lui rivolgeva alla bella mortale Leucotoe, perchè non ebbe alcun dubbio a svelare l’intimo segreto al padre della giovane amante.
Probabilmente non immaginava la ferocia con cui il padre avrebbe reagito nello scoprire l’amore clandestino della figlia o forse, soffocata dalla gelosia, non ci volle pensare …
E chissà se mai si pentì di aver svelato il segreto a quel folle padre che non si chinò a nessuna ragione mentre seppelliva viva la figlia.
Apollo però non superò mai la perdita di Leucotoe e mai perdonò Clizia, abbandonandola per sempre.
Da quel momento la giovane ninfa si lasciò deperire, accasciata a terra, bevendo solo le sue lacrime e le fredde gocce della brina mattutina. Nulla muoveva se non lo sguardo per seguire il carro infuocato di Apollo che, dall’alba al tramonto, attraversava il cielo scandendo il trascorrere dei giorni.
Solo nove furono però quei giorni prima che le membra della giovane sprofondassero completamente nella terra e i lunghi capelli si trasformassero nei petali di un fiore.
Che poi quel fiore fosse proprio un girasole, a dire il vero, Ovidio non lo chiarisce, anzi sembra che il colore della triste corolla fosse viola lasciando nel dubbio il nome preciso del fiore.
Secoli dopo i pittori barocchi non ebbero però nessun dubbio e intorno al corpo della giovane Clizia dipinsero splendidi girasoli gialli.
Probabilmente nè Ovidio nè i pittori barocchi immaginavano che i semi di questi splendidi fiori sarebbe diventati famosi, secoli più tardi, per le loro ottime fonti di acidi grassi essenziali, vitamine del gruppo B e E, sali minerali e antiossidanti
… Ma questa è un’altra storia, quella che inizia con la nostra ricetta in cucina!
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